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venerdì 26 agosto 2016

Recensione "L'uomo che vorrei" di Kerstin Gier

Rieccomi, sono tornata dalla pausa estiva, nella quale ho accumulato tante belle letture. Recupero il tempo perduto con un romanzo rosa, che strizza l'occhio al time travel. 
Vi piacciono le autrici che si lanciano in generi differenti? Kerstin Gier è una di loro...

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Genere: Romance Contemporaneo
Pagine: 256
Formato: Cartaceo/ Digitale
Prezzo: 14,90/ 9,90
Editore: Corbaccio


Trama: Kati è serena con Felix, ma dopo cinque anni di matrimonio incomincia a subentrare quel trantran che ti fa chiedere: «Sarà veramente una bella idea, quella di invecchiare insieme?» E quando conosce Mathias e se ne invaghisce, al punto di pensare a una relazione extraconiugale, la sua vita diventa parecchio più complicata. In particolare, quando scivola in stazione e cade sui binari, finendo in ospedale in coma e risvegliandosi… cinque anni prima, esattamente il giorno in cui avrebbe dovuto conoscere il suo futuro marito. Kati a questo punto pensa di avere una seconda chance e decide di giocare il tutto per tutto per dare una nuova impronta alla sua vita. Questa volta farà la scelta giusta…



Kerstin Gier, scommetto che questo nome non vi è nuovo.
Se siete appassionati di fantasy riconoscerete l'autrice di trilogie di successo, come la trilogia delle gemme e la trilogia dei sogni. Pochi lo sanno, ma la Gier scrive anche romance contemporanei, sempre conditi con qualche elemento "sovrannaturale".
Ho adorato Red, Blue e Green, mi sono innamorata di Gideon e ho sempre fatto il tifo per Gwendolyn, quindi ho deciso di provare anche con questa loro "sorellastra", in cerca de "l'uomo che vorrei".

Kati è una donna come tante, in un 2011 fatto di carriera e matrimonio. Proprio un meeting di lavoro la porta sulla strada di Mathias, l'uomo più bello che abbia mai visto, con un sorriso allegro e una grande energia. Mathias è così diverso da Felix, suo marito, un uomo tenero ma non così affascinante e, soprattutto, troppo impegnato sul lavoro per farla sentire ancora desiderata.
Non basteranno i sensi di colpa per trattenere Kati in un matrimonio ormai grigio,  ma quando decide di abbandonarsi alla passione, Kati viene travolta...dalla metropolitana!
Evidentemente non è ancor giunta la sua ora, perchè al risveglio si ritrova più giovane e ancora single, e nel 2006.
Nello stesso 2006 che l'avrebbe condotta da Felix. Ma Kati ha deciso di non sprecare l'occasione che quell'universo parallelo le sta offrendo, pur con una punta di dolore, Kati impedisce che il destino le faccia incrociare il (quasi) marito, mentre forza gli eventi affinchè la conducano da Mathias, con qualche anno d'anticipo.
Ma è davvero questo l'ordine giusto? Felix era davvero uno sbaglio nella sua vita?

"L'uomo che vorrei" è un romanzo leggero, che si legge in fretta, ma non lascia poi molte emozioni dietro di sé.
La cosa migliore è certamente lo stile. La brillantezza che aveva già contraddistinto le saghe fantasy, si ritrova anche in questo romance. Battute ironiche, scene divertenti, situazioni imbarazzanti si susseguono senza incertezze, strappando al lettore ben più di una risata.

Quello che manca sono i personaggi, la loro psicologia. Soprattutto per quel che riguarda Mathias. Kati è pronta a smuovere mari e monti per lui, a giocare con e contro il destino, pur di finire dritta tra le sue braccia.  Ma per quale motivo? Un sorriso seducente e qualche risposta ammiccante possono essere ragioni sufficienti per smontare una matrimonio e un universo parallelo in cui sei finita indietro nel tempo?
Cosa ha vissuto Mathias, cosa pensa di lei, cosa lo fa essere così intrigante? Rimarrà un mistero.
Il suo antagonista inconsapevole, Felix, viene invece tratteggiato molto delicatamente, attraverso qualche scena di vita quotidiana in cui emerge la sua generosità e la sua semplicità d'animo. Felix non è appariscente, ma è una persona di cuore. E Kati? Kati domina su tutti, con il suo entusiasmo per l'amore, per una passione proibita, prima, e una seconda occasione, dopo. Conosciamo di lei perfino qualche ricordo d'infanzia, ma anche in lei non sono riuscita completamente a ritrovare l'empatia.

Il finale non è come mi aspettavo, e credo che sia anche un po' troppo "stringato", ma è comunque originale e piacevole.

"L'uomo che vorrei" ve lo consiglio se cercate una trama insolita, con un time travel, e uno stile brioso. Ma non arrivo a segnalarvelo se cercate qualcosa di tanto appassionante da farvi perdutamente innamorare dei protagonisti.

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